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Presentato a Champoluc il Trofeo Mezzalama con la novità della Roccia della Scoperta


Sì è alzato il sipario sulla XXII edizione del Trofeo Mezzalama. Oggi pomeriggio giovedì 28 ottobre, presso il resort Camp Zero Active Luxury a Champoluc, era presenta tutta la Valle d’Aosta “che conta” in campo sportivo di montagna e politico. Si presentava qualcosa di più di una semplice gara di scialpinismo, si celebrava un mito, quello del Trofeo Mezzalama. Gara di scialpinismo a squadre di 3, attraverso i 4000 del Monte Rosa, da Cervinia a Gressoney-La-Trinitè, 45 km di sviluppo con circa 3000 metri di dislivello. La data in programma è il 27 aprile, ma come sempre nella storia quasi centenaria del Mezzalama, a decidere la data in cui correranno 900 scialpinisti provenienti da 19 nazioni, sarà il meteo degli ultimi giorni. Il Trofeo Mezzalama sarà la prova finale del circuito di scialpinismo La Grande Course, dopo Pierra Menta e Adamello, e assegnerà il primo titolo di LGC World Championship.

La voce narrante di questa presentazione, è quella di Silvano “The Voice” Gadin. Ogni sport ha avuto una voce narrante dei propri campioni e degli eventi principali, sto pensando a Nando Martellini per il calcio, Adriano Dezan per il ciclismo o Dan Peterson per il basket: questo è Gadin per lo scialpinismo, e lo sci di fondo e il trail running,
Il benvenuto a tutti gli ospiti e addetti ai lavori è stato dato dal presidente della Fondazione Trofeo Mezzalama Luca Bieler.
Di seguito l’intervento del presidente della Regione Valle d’Aosta Antonio Fosson: “Il Mezzalama non è una semplice gara, ma è un pezzo di storia della Valle d’Aosta che gli appassionati dello scialpinismo hanno saputo salvaguardare e proteggere negli anni fino a farlo diventare un’eccellenza valdostana che tutto il mondo ci invidia. Il Mezzalama è una cavalcata a fil di cielo sulle creste di alcune tra le più belle montagne valdostane, un viaggio dentro se stessi per tutti quanti, organizzatori e addetti ai lavori compresi: lo è per gli atleti professionisti per i quali, spesso, una vittoria può valere una carriera, e per tutti gli altri per i quali il Mezzalama è il sogno di una vita sportiva.”

Ma l’intervento più atteso era quello di Andriano Favre, Guida Alpina e direttore tecnico del Trofeo Mezzalama, che nella mattina era stato in elicottero per un primo sopralluogo sul tracciato di gara. Con le sue parole ha rassicurato tutti sulla fattibilità del percorso lo svolgimento della gara. “Questa mattina mi aspettavo una situazione più problematica, è stato un inverno avaro di precipitazioni nevose, ma il tracciato di gara è in buone condizioni. Ma la vera novità dell’edizione 2019 sarà un terzo quattromila. Invece di cominciare la discesa verso Gressoney appena valicato il Naso del Liskamm, da quota 3900 gli atleti risaliranno con gli sci verso il colle del Lys fino alla Roccia della Scoperta (Quota 4177 m). Come nel 1978, vogliamo ricordare l’impresa dei sette montanari di Gressoney che nel 1778 raggiunsero questo piccolo isolotto roccioso che emerge dai ghiacciai tra Valle d’Aosta e Vallese. Inoltre da queste edizione ho trovato due giovani aiutanti come le Guide Alpine François Cazzanelli ed Emrik Favre a cui spero in futuro di passare lo “zaino” del Mezzalama per raggiungere il centenario (la prima edizione fu nel 1933), che in questa edizione si occuperanno del Mezzalama giovani.”
Lo scrittore Paolo Cognetti sarà di supporto alla diretta streaming, che avrà come commentatori di eccezione dal rifugio Quintino Sella, i due fuoriclasse dello sci di fondo valdostano Federico Pellegrino e Francesco De Fabiani.

Sono anche intervenute Emy Leitner responsabile di Dynafit e una sua atleta Alba De Silvestro, portacolori del Centro Sportivo Esercito di Courmayeur, che nel 2017 ha sfiorato la vittoria, ma si presenta da vice-campionessa del mondo con le francesi Lorna Bonel e Axelle Mollaret nel ruolo di favorita per questa edizione.
Infine Pietro Crivellaro, giornalista accademico del CAI e storico dello scialpinismo, è intervenuto raccontando la storia della Roccia della Scoperta, di quei 7 coraggiosi gressonari che nel 1778 salirono a oltre 4000 metri tra i ghiacciai del Monte Rosa, dando vita all’alpinismo come esplorazione delle terre alte ben prima della prima salita del Monte Bianco. Ha anche proiettato un filmato di 30 anni fa’ di Carlo Alberto Pinelli su questa vicenda che fa parte della storia dell’alpinismo, quasi un modo per collegare storia e tradizione con il presente e il futuro della diretta streaming su oltre 50 siti che racconterà a tutti gli appassionati le vicende del Trofeo Mezzalama 2019.

Giancarlo Costa

Snowboarder, corridore di montagna, autore per i siti outdoorpassion.it runningpassion.it snowpassion.it e bici.news. In passato collaboratore della rivista SNOWBOARDER MAGAZINE dal 1996 al 1999, collaboratore della rivista ON BOARD nel 2000. Responsabile tecnico della rivista BACKCOUNTRY nel 2001. Responsabile tecnico della rivista MONTAGNARD e MONTAGNARD FREE PRESS dal 2002 al 2006. Collaboratore della rivista MADE FOR SPORT nel 2006.